
Gen 41 - 43
Misericordia di Dio (Gen. 43,14) viene dall’ebraico “rahamim” (plurale di “rehem”). Indica il grembo, le viscere materne. Il che ci fa capire in profondità quanto Dio ci ama e tutta la qualità (il come) del Suo Amore.
Nella vicenda narrata non si può non restare colpiti riflettendo sul metodo con cui Dio corregge e converte.
Non rimproveri esternati, né violenze... Piuttosto “segni” e “castighi” (“rendere casto”, un significato molto diverso dal nostro distorto modo di intendere…) che inducono con maieutica naturalezza un rimorso interiore così che il “castigato” non obbedisca per paura ma abbia per dono del Padre, la possibilità di trasfigurare se stesso in creatura nuova.
Tale è la Misericordia di Dio verso i suoi figli. Per cui sempre Benedetto sia il Suo Nome!…
Nella vicenda narrata non si può non restare colpiti riflettendo sul metodo con cui Dio corregge e converte.
Non rimproveri esternati, né violenze... Piuttosto “segni” e “castighi” (“rendere casto”, un significato molto diverso dal nostro distorto modo di intendere…) che inducono con maieutica naturalezza un rimorso interiore così che il “castigato” non obbedisca per paura ma abbia per dono del Padre, la possibilità di trasfigurare se stesso in creatura nuova.
Tale è la Misericordia di Dio verso i suoi figli. Per cui sempre Benedetto sia il Suo Nome!…
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